TESTIMONI PER QUESTO TEMPO: don Roberto Malgesini

don-roberto-malgesiniDon Roberto Malgesini è nato a Morbegno nel 1969. Ordinato sacerdote nel 1998, dal 2008 era collaboratore della comunità pastorale Beato Scalabrini.
Ha lasciato alle spalle un lavoro in banca per seguire la vocazione di fare famiglia con quelli che papa Francesco ha definito gli “scarti” della nostra società: uomini e donne diversi per età, provenienza e religione, spesso senza casa, che hanno visto in quest’uomo umile e schivo un amico, un fratello, un padre.
Muore il 15 settembre 2020 a Como, colpito a morte vicino casa, mentre stava recandosi a distribuire la colazione ai senzatetto.
Un gesto al quale era abituato: coordinava un gruppo di volontari che ogni mattina portava un pasto caldo agli emarginati della città. Non amava i riflettori, e sicuramente non avrebbe gradito la notorietà che è seguita alla sua tragica fine.
La sua vita vale la pena di essere conosciuta, perché arricchisce anche la nostra; i suoi gesti e i suoi modi di fare parlavano di un Dio amico che vedeva riflesso negli altri, soprattutto nei più deboli.

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Don ROBERTO BARTESAGHI è stato vicario a Mandello e assistente dell’Azione Cattolica; poi vicario Foraneo della diocesi Como, direttore della Caritas diocesana e segretario del vescovo di Como, attuale cardinale Oscar Cantoni.
Amico dai tempi del seminario e compagno di messa di don Malgesini, ha più volte parlato di lui, della sua semplice e concreta teologia, in incontri, commemorazioni e testimonianze sui media: «Un uomo attento ai bisogni degli uomini e allo stesso tempo uomo di Dio». E la cui testimonianza ha fatto fiorire miracoli di solidarietà, là dove lui ha aperto la strada con il suo martirio.

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Mercoledì 8 febbraio 2023, ore 21

Centro Diocesano di Spiritualità, via Medaglie d’oro, 10 – Crema

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ARTE E SPIRITUALITÀ: nella contemplazione della bellezza

seminatore-van-goghÈ ancora possibile all’uomo, nell’era dell’immagine, recuperare la dimensione più autentica del suo essere?
Può l’arte offrire una guida sicura e accompagnarlo al contatto con le sue emozioni, con i sentimenti e lo stesso “vivere” di Dio in sé?
L’arte possiede una propria capacità rivelativa di Dio e dell’uomo.
Il rivelarsi dell’arte dice il “divenire” dell’uomo: se ascoltata senza preclusioni e accolta con apertura e disponibilità, la manifestazione artistica permette all’uomo di ascoltarsi e di assistere alla sua stessa trasformazione interiore.
Il percorso mira ad accompagnare una lettura comparata tra Immagine e Parola.

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ELISABETTA SANGALLI, docente e promotrice di eventi artistici e autrice di saggi d’arte, è specializzata nel restauro e conoscitrice delle tecniche pittoriche e incisorie.
È molto impegnata in attività di divulgazione e sensibilizzazione, in particolare al rapporto tra arte e spiritualità.
Ha condotto, tra l’altro, studi sul restauro del Cenacolo di Leonardo, individuando all’interno delle vesti dei dodici apostoli, le famose “pietre del Paradiso” che, secondo quanto da lei affermato, sembrerebbero essere state inserite proprio dallo stesso Leonardo.
Ha di recente conseguito il Diploma in ARTE & TEOLOGIA presso la Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale di Napoli, seguita dai proff. G. Agnisola e Jean Paul Hernandez.

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Sabato 11 febbraio 2023, dalle ore 15 alle ore 17.30 (primo incontro)

Sabato 18 marzo 2023, dalle ore 15 alle ore 17.30 (secondo incontro)

Sabato 29 aprile 2023, dalle ore 15 alle ore 17.30 (terzo incontro)

Sabato 27 maggio 2023, dalle ore 15 alle ore 17.30 (quarto incontro)

Centro Diocesano di Spiritualità, via Medaglie d’oro, 10 – Crema

Ascolta le registrazioni degli incontri

Lo Sguardo dell’Arte – Il Luogo dove l’Arte incontra la Fede

Programma Centro Diocesano di Spiritualità di Crema 2022/2023

Nuovi Inizi

centro-spiritualitàMolto spesso, di fronte ai momenti difficili dell’esistenza umana, può sorgere spontanea la domanda sul senso e, ancor più, sul valore della vita stessa, e del “dare” la vita.
L’essere umano è un essere “natale”, ovvero un inizio unico e irripetibile che porta con sé una costellazione di “nuovi inizi”. Ciascuno, attraverso le proprie scelte quotidiane, alimentate da ciò in cui crede e spera, “mette al mondo” una parte di sé, un “pezzo” della propria vita e, con essa, del futuro condiviso con altri…
Ogni vita, infatti, è un inanellarsi continuo di inizi che provengono da dati precedenti, da rielaborare se negativi, ma di cui è indispensabile fare tesoro per poter generare, costruire e abitare il nuovo, secondo la ricchezza di possibilità che ogni inizio porta con sé, sino a guardare la nostra stessa fine con occhi nuovi, così come la Parola di Dio insegna ad ogni passo.
A partire da questa consapevolezza, il Centro Diocesano di Spiritualità offre un percorso di crescita umana e spirituale che stimoli il desiderio, e per i credenti la grazia, di poter vivere in modo più consapevole, guardando con occhi nuovi la singolarità della propria vita, e scoprendo senza paura la possibilità di tempi nuovi per tutti.

“È bello vivere perché vivere è ricominciare ad ogni istante”
(da Il mestiere di vivere, di C. Pavese)

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