Giuliano Zanchi ci accompagna nella terza riflessione sul senso dell’inizio e, inevitabilmente, sulla fine, in particolare sugli atteggiamenti di fondo rispetto al timore che questa suscita o al vuoto che lascia, ma anche alla ricchezza di possibilità che ogni inizio porta con sé, sino a guardare la nostra stessa fine con occhi nuovi: «Vedere il dolore è la fondamentale attitudine del ministero della Chiesa, che consegna al mistero di Dio il nuovo inizio di ogni fine» (G. Zanchi).
Don GIULIANO ZANCHI sacerdote di Bergamo, è direttore della «Rivista del Clero Italiano», direttore scientifico della Fondazione Adriano Bernareggi e membro del comitato di redazione della rivista «Arte cristiana».
Tra le sue pubblicazioni:
- Non sarà subito la fine. Meditazioni sull’Apocalisse di Giovanni (EDB, 2022)
- Icone dell’esilio. Immagini vive nell’epoca dell’Arte e della Ragione (Vita e Pensiero, 2022)
- Parlare di Dio, credere in Gesù. Corso di teologia per principianti e perplessi (Vita e Pensiero, 2022)
- La giustizia più grande. Sul discorso della montagna (EDB, 2021)
- Qualcosa ci parla. Sussurri e grida tra una tempesta e l’altra (Messaggero, 2021)
- La bellezza complice. Cosmesi come forma del mondo (Vita e Pensiero, 2020)
- Un amore inquieto. Potere delle immagini e storia cristiana (EDB, 2020)
- Rimessi in viaggio. Immagini da una Chiesa che verrà (Vita e Pensiero, 2019)
- L’arte di accendere la luce. Ripensare la Chiesa pensando al mondo (Vita e Pensiero, 2015)